Il divieto di sperimentazione dei cosmetici sugli animali: pro e contro lunedì 14 ottobre 2013
Il divieto di sperimentazione dei cosmetici sugli animali è finalmente entrato in vigore l'11 marzo di questo 2013, dopo lunga serie di battaglie degli animalisti che si sono battuti senza mai arrendersi per difendere ancora una volta i diritti degli animali, putroppo per decenni quest'ultimi sono stati costretti a subire torture a causa degli esperimenti del settore cosmetico e non solo, in quanto la legge imponeva che le nuove materie costituenti un determinato prodotto, dovessero essere testati sugli animali. prima dell'emissione sul mercato.
Tuttavia era possibile scegliere una serie di cosmetici prodotti da ditte che avevano deciso liberamente di far uso di materie non di ultima generazione, perciò non più testate sugli animali, i così detti cosmetici "
cruelty free".
Comunque dall'11 marzo di questo 2013 è finalmente entrato in vigore il divieto di sperimentazione dei cosmetici sugli animali, valido in tutta europa, questo rappresenta indubbiamente un'importantissima svolta per i diritti degli animali, quindi una grandissima vittoria.
Shampi, bagnoschiuma, creme di ogni tipo, prodotti per il make up e qualsiasi altro prodotto per l'igiene personale non deve essere più testato sugli animali, perchè tale pratica oltre che immorale, è anche antiscientifica, in quanto gli animali sono fatti in modo completamente diverso da noi umani. e attendibili dei test sugli animali, metodo ormai ritenuto da molti scienziati obsoleto.
Il divieto di sperimentare i cosmetici sugli animali ha senza dubbio un importantissimo lato positivo, oltre ovviamente salvare molte vite animali.
Grazie a tale divieto i test alternativi effettuati nel settore cosmetico possono essere eseguiti anche in altri campi, compreso quello dei farmaci, un esempio di ciò è il
test di tossicità di tutte le sostanze chimiche, diverso da quello eseguito sugli animali.
I cosmetici sono prodotti molto importanti in quanto entrano in contatto con la nostra pelle ogni giorno, perciò se tali test alternativi sono validi e sicuri per i cosmetici, a maggior ragione lo sono per altri prodotti meno invasivi per l'essere umano.
Il divieto di sperimentare i cosmetici sugli animali prevede l'utilizzo dei modelli di pelle umana, usati in un primo tempo per testare i cosmetici, poi in seguito sono stati applicati anche in altri settori.
Tale divieto attualmente è
valido solo in Europa, comunque si spera che presto anche altre nazioni extra europee aderiscano, anche perchè conviene loro, se non vogliono rimanere indietro.
Il divieto di sperimentare i cosmetici sugli animali però ha un lato negativo, esso non è stato sufficiente ad abolire del tutto i test sugli animali.
Tale divieto infatti non è stato applicato ai detersivi,e dato che esistono ditte che producono sia cosmetici, che detersivi, dobbiamo stare attenti a quali marche acquistiamo.
Inoltre il divieto di sperimentare i cosmetici sugli animali non esclude un altro pericolo.
Una sostanza, che può essere usata sia per fare un cosmetico, che per fare altro: farmaco , detersivo, vernice ecc, può essere testato sugli animali, in quanto in questi settori il divieto non è stato applicato.
Di conseguenza rischiamo a nostra insaputa di comprare un cosmetico che è stato sperimentato sugli animali, nonostante l'esistenza del divieto in vigore.
Dato che non siamo mai sicuri di acquistare un cosmetico completamente cruelty free,è opportuno rifarsi alla classica lista dei prodotti non testati sugli animali presenti nei siti:
vivo e la voce dei conigli.it.
Qui sono presenti tutte le aziende che hanno aderito allo standard con la certificazione lav- icea, tale standard prevede che la ditta si impegni a non fare uso di materie testate sugli animali da una certa data in poi e anche a non commissionare a terzi test sugli animali.
Lo scorso 29 maggio in inghilterra è stato brevettato un altro metodo alternativo in vitro, valido sia per i cosmetici, che per alcuni nuovi farmaci, tale test è già stato sperimentato con successo da alcune aziende farmaceutiche.
Questo metodo ha come punto di partenza l'impiego di
cellule prelevate da sangue umano allo scopo di vedere le razioni di sensibilizzazione cutanea da parte di cosmetici e nuovi farmaci.
Il divieto di sperimentazione cosmetica sugli animali ha già fatto tanto, sia per salvare la vita degli animali, sia per noi umani, però in futuro deve fare ancora di più e le premesse per una scienza etica ci sono, l'importante è continuare a combattere e sperare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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